Tutti oggi sanno cos’è un blog e possono comprenderne le logiche. Internet ormai fa parte di noi, delle nostre vite. Pensiamo solo a quanti blog post leggiamo ogni giorno – anche quando cerchiamo una ricetta di cucina online.
Pochi però sanno quando ha inizio e come si sviluppa la storia del Blogging.
Cos’è un blog?
Secondo l’Enciclopedia Treccani, un blog è
una pagina internet personale, aperta ai commenti dei lettori, di norma organizzata in ordine cronologico e arricchita con link ad altri siti, articoli, immagini, video disponibili in rete.
Il termine nasce, convenzionalmente, in America nel 1997, anche se in Italia si iniziò a parlarne solo più tardi, nel 2001.
Fu proprio nel 1997, infatti, che nacque primo CMS (Content Management System), per gestire l’impaginazione e la pubblicazione dei contenuti.
Fino a quel momento possiamo dire che esistevano delle specie di blog, che si limitavano semplicemente a condividere link ad altri siti, per approfondire un particolare argomento. Non vi era quindi una creazione di contenuti ad hoc, da zero.
Chi è stato il primo blogger?
Il primo blogger pare essere stato l’americano Jorn Barger. Commerciante appassionato di caccia, il 23 dicembre del 1997 aprì una pagina personale chiamata “RobotWisdom”, nella quale condivideva risultati di ricerca sul mondo della caccia.
Da quel momento iniziarono a nascere moltissimi blog, tanto che nel 2002 Newsweek, la rivista statunitense, riconobbe ai blogger un ruolo importante nella comunicazione. Fu proprio in quel periodo che il Guardian e la BCC iniziarono ad utilizzare il live blogging come strumento di comunicazione strategico, per interagire con il proprio pubblico.

Il codice etico dei blogger
Fin dalla loro nascita, i blog non hanno mai smesso di crescere e moltiplicarsi. Nonostante si sia spesso parlato di crisi del Blogging, soprattutto in seguito all’avvento dei social network – Facebook in primis – ad oggi il blog costituisce uno strumento di comunicazione efficace, tanto che sono sempre più i brand che al giorno d’oggi decidono di aprirne uno.
Nel 2007 Tim O’Reilly, editore e fondatore della O’Reilly Media, crea il codice etico dei blogger. Si tratta di una sorta di regole e comportamenti, che ciascun blogger dovrebbe adottare online.
- Sii responsabile delle tue parole e dei commenti ricevuti sul tuo blog;
- Specifica il livello di tolleranza per i commenti non opportuni;
- Considera l’eliminazione dei commenti anonimi;
- Ignora i troll;
- Sposta le eventuali conversazioni non idonee al di fuori dal blog e parla direttamente con l’utente;
- Se qualcuno si comporta male online, faglielo notare;
- Non dire nulla online che non diresti anche di persona.
Personalmente ritengo che queste sette linee guida siano estremamente attuali e debbano essere considerate e seguite ancor oggi. Forse, in questi anni, assumono addirittura un ruolo più importante, considerando la grande quantità di contenuti che vengono pubblicati e condivisi quotidianamente e il fenomeno delle fake news.
Si utilissimi, soprattutto quello sulla tolleranza ai commenti non opportuni.
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Sono d’accordo 😊 A me piace molto anche “Non dire nulla che non diresti anche di persona”. Spesso le persone si permettono di dire certe cose, proprio perché sono nascoste dietro ad uno schermo!
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